L'Invezione della Stampa
Dalla metà del XV secolo si realizza una rivoluzione epocale nel sistema di diffusione del sapere e dell'informazione, la diffusione della stampa in Europa, la riproduzione di un testo attraverso mezzi meccanici.
Da Magonza, in Germania, fu Gutenberg ad introdurre la stampa a caratteri mobili e nel giro di poco tempo tutte le città più importanti si dotarono di una tipografia.
La tradizione vuole che furono due stampatori Tedeschi a portare in Italia la stampa, Arnoldo Pannartz e Conrad Schweinheim ; loro del resto la prima opera tipografica Italiana di Lattanzio, il "De divinis institutionibus adversus gentes" stampato nel 1465.
Il primo libro invece che venne stampato in Italia fu il "De oratore" di Cicerone.
In breve tempo si moltiplicarono le officine tipografe in Italia e Venezia alla fine del XV secolo divenne la città in Europa con il maggior numero di tipografie attive, oltre duecento; qui senza dubbio passarono i nomi più importanti dell'editoria dell'epoca.
Nel corso del XVI secolo intanto il libro stampato modifica via via il suo aspetto avvicinandosi sempre di più al libro moderno.
Già alla fine del '400, si comincia a scrivere il titolo come occhiello posto nella pagina antecedente quella d'inizio; ai primi del '500 entra in uso il frontespizio, sul quale sono riportati l'autore, la data e la marca tipografica.
Si stampano i libri ma non solo, anche i cosidetti 'avvisi' antesignani dei moderni giornali, nonché i resoconti delle spedizioni in terre poco conosciute.
Sempre durante questo secolo, nella seconda metà, nasce la calcografia ad incavo su metallo, o incisione , che va sostituendo la precedente xilografia, consentendo illustrazioni più fedeli e puntuali rispetto a quelle dei periodi precedenti.
L'importanza della calcografia andrà crescendo sempre più nel secolo successivo il XVII, rivelandosi questa disciplina di grandissima utilità nelle opere scientifiche e per la realizzazione di tavole esplicative da utilizzare affiancate ai libri.
Fra i più famosi artisti incisori dell'epoca il Parmigianino, Antonio Pollaiolo e Andrea Montegna.
Dopo il concilio di Trento nel periodo oscurantista della Contrioriforma in cui molti libri furono messi al bando, la censura impoverì notevolmente il contenuto dei testi e l'importanza della calcografia divenne a maggior ragione ancora più grande.
Nel 600' anche lo stile tipografico reagisce al pomposo barocco e se i contenuti si svuotano la forma si arricchisce con incisioni preziose e decorazioni le più articolate e vistose, parallelamente gli studi scientifici sono in grande fermento e accanto alla stampa ufficiale nasce la stampa clendestina, i testi per lo più scientifici rimandano a luoghi di stampa fittizi per scampare alla censura.
E' un momento difficile per il settore editoriale un po' ovunque, fatta eccezione per l'Olanda che gode ancora di una certa libertà di stampa e continua a pubblicare ed esportare opere importanti.
Ancora pochi anni e vedranno la luce anche i primi esperimenti di giornali letterari come il "Giornale dei letterati"e il "Journal des Savants".
Il '700 sarà il secolo della grande ripresa dell'editoria, le stamperie si moltiplicano un po' ovunque, via via si differenziano i ruoli dell'editore e dello stampatore, quest'ultimo diverrà una figura eminentemente tecnica e nasce il copyright, viene dunque legalmente riconosciuto il diritto dell'autore alla titolarità del proprio scritto, punendo l'uso improprio e non autorizzato delle opere altrui.
L'avvento della rivoluzione industriale porta radicali cambiamenti sia nelle modalità e tecniche di stampa che nella diffusione dei libri; la crescita culturale della società diventa una realtà, il processo di alfabetizzazione coinvolge sempre più persone e i libri così come i periodici, conoscono un pubblico sempre più ampio.
Grandi progressi tecnici coinvolgono il settore tipografico e grande è l'evoluzione anche nel campo delle incisioni.
Da prodotto indutriale quale si è trasformato il libro viene pubblicizzato e con questa finalità nasce la copertina illustrata.
In questo periodo nascono le prime grandi case editrici, grazie alle quali vengono introdotte sul mercato le edizioni economiche rispondendo alla crescente esigenza di accessibilità economica e il libro diventa per tutti.
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